Datemi un Sidecar… e girerò il mondo
“I viaggi in sidecar sono i miei preferiti.
È in queste occasioni che provo un senso di emozione infinita, qualcosa di unico ed inimitabile, reso ancora più intenso dalla presenza della mia dolce compagna e di lei, Luna, la nostra boxerina bianca. La Principessa l’abbiamo soprannominata. È per colpa sua (o forse grazie a lei) che abbiamo fatto la pazzia di trasformare la moto in un sidecar: il nostro El Andador.
Da un’idea che può sembrare infantile, sicuramente pazza, è nato anche il viaggio che voglio ricordare in questa Polaroid, il terzo in sidecar. Un viaggio nel sud della Francia, dal Mediterraneo alle coste atlantiche.
Il Triangolo d’oro del Périgord è una terra ricca di patrimonio storico e naturalistico. Suddivisa in quattro zone turistiche identificate dai colori Bianco, per il colore della pietra locale, Nero, per la qualità dei lecci della zona, Rosso, per il colore delle foglie delle viti in autunno, e Verde, per la vegetazione lussureggiante.
Per visitare questa zona servirebbe almeno una settimana. Ma noi abbiamo avuto a disposizione solo due giorni, peraltro piovosi. Borghi medievali di una bellezza unica. Natura rigogliosa, prelibatezze culinarie da capogiro, ottimi vini… E poi ci sono loro: i castelli.
Il Castello di Fayrac, oggetto della Polaroid, è una residenza francese costruita sulle rive del fiume Dordogna, nella città di Castelnaud-la-Chapelle. Sebbene ristrutturato ed ampliato nel corso dei secoli, questo castello è particolarmente ben conservato. Ha un aspetto massiccio, ma al tempo stesso elegante.
Scelgo questo scatto perché mi fa rivivere ciò che ho provato e provo durante i miei viaggi in moto, in compagnia di ciò che più adoro: la mia compagna, il cane e l’Harley.
Un’emozione non legata al posto visitato, ma all’essenza del viaggio, della tipologia di viaggio.”
C’è una strada. Questa strada la percorreremo insieme! Noi tre e lui, El Andador.
Intanto non posso che ringraziare Fausto di Viaggiatorenonpecaso, il primo Centauro a partecipare a questa rubrica.
Osservando la sua Polaroid, il pur fantastico sfondo del Castello di Fayrac viene offuscato dalla potenza “dell’oggetto” in primo piano.
L’oggetto è El Andador. Questo Sidecar rappresenta l’importanza del percorso e di chi lo condivide con noi, sovrastando in tutto e per tutto la destinazione finale.
Devo ammettere inoltre, che una volta terminato di leggere il suo racconto, non ho resistito ed ho dovuto dare uno sguardo al suo Blog per conoscere qualcosa in più su di lui.
Fausto è riuscito a rappresentare in un singolo scatto, il connubio più difficile che io abbia mai sentito.
Prendete tutte le vostre passioni (in questo caso “moto” e “viaggi”), aggiungeteci un cane (e già il coefficiente di difficoltà si complica)… e condividete tutto con la vostra dolce metà…
Caspita Fausto… tu sei un genio!!
Dieci minuti di applausi…
Grazie ancora per il tuo spunto! Il caro vecchio “volere è potere” non tramonta mai…
Partecipa
Se anche tu vuoi inviarmi la tua Polaroid, ti invito a scrivere all’ indirizzo di posta elettronica: info@viaggiatoreseriale.it oppure a compilare il Form sottostante inviando – Un’unica immagine, corredata da: – Una data – Un luogo – Una frase – Il racconto che illustra il momento che si cela dietro lo scatto e l’importanza che ricopre per te. Sarà mia cura avvisarti non appena avrò pubblicato la tua Polaroid!
Sono io a ringraziare te. L’idea della Polaroid mi è piaciuta molto. Siamo sempre intenti a scattare fotografie e, poi, le lasciamo nel dimenticatoio. Ogni tanto è bello soffermarsi su una foto e descrivere le emozioni che è capace si suscitare in te. Poi è anche l’occasione giusta per rivivere le emozioni del viaggio.
Grazie Fausto… oggi facciamo troppe foto! Gli scatti un tempo venivano centellinati per via delle ridotte possibilità delle vecchie macchine… Gli scatti erano One Shot, non stavamo li a farne 10.000 per un’unica scena, e spesso ci trovavamo ad incorniciare foto sfocate, ma che per noi rivestivano grande importanza. Questo è proprio il senso che volevo dare a questa rubrica, tornando a dare la giusta importanza alle nostre foto. Foto che rappresentano noi… e non il soggetto. Grazie per il tuo contributo!