Dove dormire La mia esperienza
Come visitare il Denali
Come ho raccontato in un precedente articolo, ho desistito dal percorrere lo Stampede Trail fino all’agognato Magic Bus. Ho deciso di godere appieno del Denali a modo mio, sempre zaino in spalla, ma con la testa.
Il Denali non è visitabile autonomamente col proprio mezzo. È necessario utilizzare dei Pullman turistici (30€ cadauno) che percorrono l’unica strada percorribile fino al Km 146, fino al campo minerario di Kantishna.

Gli autisti sono dei veri Ranger e si fermeranno ogni qualvolta avvisteranno un qualsiasi animale: dall’orso al Caribù, dalla pecora al Moose.
Gli autobus sono riconosciuti dagli animali come dei blocchi verdi che percorrono giornalmente su e giù la stessa strada. Non li collegano alle persone, e non sono una minaccia! Per questo tendono ad avvicinarsi senza alcun timore!
Per questo motivo l’autista si raccomanda sin da subito: “aprite i finestrini, fate foto, ma rimanete sempre in linea verticale col profilo del Bus, non andate mai oltre, non sporgete gli obiettivi e le aste delle Go Pro, o gli animali non si avvicineranno”.
Dove dormire al Denali National Park
Prima di salire sul vostro bus dovete aver ben presente cosa vorrete fare. La maggior parte dei turisti soggiorna fuori dal Denali, nel Campeggio di Riley Creek (aperto da Maggio a Settembre), per poi effettuare un’unica escursione in giornata che conta 8 ore di Pullman tra andata e ritorno.. praticamente è come stare al cinema.
Ci sono poi altri campeggi intermedi, fino ad arrivare al più sperduto, il più Wild, il più vicino al Mc Kinley: il Campeggio di Wander Lake (aperto da Giugno a Settembre, 12€ a notte per la piazzola)
Quest’ultimo sito conta solo 28 posti tenda, quindi è praticamente obbligatorio prenotare a Febbraio non appena il sito ufficiale apre alla nuova stagione.
Un ultimo modo per godere appieno del parco è farsi affidare un “lotto” in esclusiva dai Ranger all’entrata. Ogni lotto è vasto centinaia di metri quadrati, ma vengono assegnati in base alle esperienze e all’equipaggiamento del singolo viaggiatore.
Alcuni necessitano di competenze di guado, altri di conoscenze di comportamento in caso di incontri ravvicinati con orsi e così via. Il rischio è quello di essere assegnati ad un’area di scarso interesse paesaggistico.
Noi optiamo per il Campeggio del Wander Lake, attirati da sua maestosità McKinley.
Comincia l’avventura
Carichiamo quindi i nostri zaini sul Pullman (a proposito, i Backpacker devono utilizzare dei Bus diversi dai classici turisti, con meno posti a sedere, ma tanto spazio per gli zaini), e cominciamo il nostro viaggio.
Durante il percorso lo sguardo si perde dinanzi alla natura che circonda questo parco. Vallate, Canyon, torrenti, cascate, foreste.. tutto quello che puoi chiedere all’Alaska.
Ogni tanto l’autista ferma il Bus e ci indica dove guardare per scorgere qualche animale.. devo ammettere che senza lo Zoom della mia Olympus sarebbe stato molto complesso ad occhio nudo.
Riprende poi la corsa, fino a raggiungere uno dei punti panoramici più belli: l’Eielson Visitor Center.
Da qui il McKinley svetta in tutto il suo splendore, o quasi. Purtroppo la punta della montagna più alta del Nord America, risulta essere sempre coperta da nubi per uno strano fenomeno atmosferico.

Si dice infatti che solo l’8% dei visitatori gode di questa fortuna.
Riprendiamo il nostro tragitto fino alla nostra meta, il Wander Lake.
Scesi dal Pullman veniamo accolti da un Ranger che ci accompagna alla nostra piazzola e ci intima di chiudere il nostro cibo, e tutto ciò che emana odore (dentifricio, sapone, etc) dentro lo storage anti orso. Non si scherza! Gli orsi non si fanno vedere, ma ci sono eccome!
Montiamo la nostra tenda e ci incamminiamo per il Wander Lake, il lago dal quale il campeggio prende il nome. La sua peculiarità è, se molto fortunati, la possibilità di vedere tutta la catena del Denali specchiarsi sulle sue acque. Ovviamente per oggi non se ne parla.

Tornati all’accampamento prepariamo il nostro buon riso pronto Star e andiamo a nanna, carichi per le giornate seguenti.
Di prima mattina ci incamminiamo per il McKinley Bar Trail, un trekking di 12 km completamente immerso nella macchia.
Circa a metà percorso vedo Mariana bloccarsi di colpo.. guardava a terra.. un’orma di orso nel bel mezzo del sentiero.

Ok, sembra fresca.. cosa facciamo, cosa non facciamo, imbracciamo le nostre campanelle anti orso e proseguiamo. Fortunatamente nessun incontro ravvicinato.
Tornati all’accampamento non volevamo credere ai nostri occhi: il McKinley era completamente scoperto da nubi, in tutta la sua altezza e lunghezza. Uno spettacolo per gli occhi.

Decidiamo di sederci, rigorosamente in silenzio.. a godere dell’immensità della natura.
Il giorno successivo decidiamo di incamminarci per Kantishna ed il suo campo minerario. La camminata è lunga e faticosa, e non degna di nota, ma al nostro ritorno, come per magia il Denali decide finalmente di specchiarsi davanti a noi sulle acque immobili del Wander Lake.

Stanchi e stremati, affamati e desiderosi di una buona birra passiamo l’ultima notte in questo paradiso e all’indomani saliamo sul Pullman che ci riporterà alla nostra auto all’ingresso del parco.
Un’esperienza fantastica, a contemplare da mattina a sera la bellezza di madre natura.
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