Come sono state create Come vederle La mia esperienza Dove dormire
Linee di Nazca
Sarà che le storie di misteri ed alieni mi hanno sempre appassionato, ma sorvolare le Linee di Nazca è sempre stato uno dei miei desideri.
Si tratta di enormi geroglifici con le più disparate forme: figure geometriche, animali, persone, per un totale di 13000 linee e 800 immagini diverse.
Gli studiosi sono riusciti a datarle tra il 200 ed il 600 dC, e si sono rincorse decine di teorie sul loro reale scopo, dall’astronomia all’irrigazione. La più accreditata le inserisce nel contesto del vicino complesso religioso pre-inca Cahuachi, come punto di riferimento per i pellegrini che dovevano raggiungere il luogo di culto.
Negli anni, con il declino del suddetto complesso, sembra che l’obiettivo iniziale sia però leggermente mutato, diventando luogo di misteriosi rituali.
Come sono state create le Linee di Nazca?
Il sistema con cui le linee sono state create è in realtà molto semplice. La tecnica usata è stata quella di spazzare via la terra rossastra ed i ciottoli che ricoprono la superficie del deserto, facendo emergere la sabbia bianca sottostante.
Pensate che la profondità di queste linee è di un massimo di 30 Cm.
Il lavoro più arduo era affidato alla particolare condizione meteorologica della zona. Il clima arido, asciutto e senza vento, ha perfettamente conservato le misteriose linee dall’erosione e dagli agenti atmosferici.
Quello che ancora oggi viene spontaneo chiedersi è come sia stato possibile per gli autori, rispettare egregiamente le proporzioni dei disegni, senza avere una visione d’insieme dall’alto.
Le Linee di Nazca sono infatti visibili solo da lunga distanza, ed alcune di queste figure sono estese per più di 40 metri.
Come vedere le linee di Nazca
Le opportunità per ammirare questo misterioso spettacolo sono principalmente due.
La prima è sicuramente low cost, ma molto parziale. Si tratta di raggiungere una torretta di avvistamento a circa 20 km da Nazca. Dalla sommità si possono scorgere la lucertola, l’albero e le mani, ma con una prospettiva che non rende omaggio al lavoro degli antichi.

Il modo senza dubbio migliore è sorvolare le linee dall’alto. Sono tantissime le compagnie di piccoli aerei turistici (dai biposto a velivoli che ospitano fino ad un massimo di sei persone più pilota e copilota) che offrono questo servizio.
Per la maggior parte si tratta però di aerei sgangherati che non infondono alcuna sicurezza.
Il consiglio è quello di affidarsi a una delle due più riconosciute agenzie: Alas Peruanas e Aereo Paracas. Il costo è leggermente più alto e si aggira intorno ai 90$ per il giro da mezz’ora.
Quest’ultimo è più che necessario e vedrai tutte le principali figure. Quando sarai in volo, probabilmente, ti verrà chiesto se con un integrazione di 50$, tu voglia sorvolare anche un’altra parte del sito. Declina cordialmente l’offerta.
L’esperienza: in volo sulle Linee di Nazca
Appena arrivato il nostro turno veniamo accompagnati sulla pista e fatti accomodare sul biposto. L’aereo sembrava in ottime condizioni.
Ovunque il consiglio era quello di presentarsi a stomaco vuoto: gli aerei infatti avrebbero compiuto manovre fuori dall’ordinario per permetterci di vedere e fotografare le figure in tutta comodità.

Poco prima del decollo, il copilota ci fornisce delle cuffie, dalle quali avremmo potuto ascoltare le sue indicazioni, e una mappa sulla quale era segnalato il percorso dell’aereo e la posizione delle figure.
In un men che non si dica eravamo già in volo! Di aerei ne ho presi molti nella mia vita di viaggiatore, ma devo ammettere che il biposto era un’esperienza che veramente mi mancava.
Sei completamente soggetto alla forza del vento, ed ogni piccola virata assomiglia alla più terribile montagna russa. Uno spettacolo.
Intanto cominciamo a sorvolare le mitologiche linee di Nazca. Devo ammettere che senza l’aiuto del copilota è veramente complicato individuarle facilmente, poiché le line che si perdono all’orizzonte sono veramente molte.
L’astronauta, il colibrì e l’albatross sono sicuramente quelle che più mi hanno impressionato.
Una bellissima esperienza. E’ arrivata l’ora di mangiare, e di tirar dritto per Arequipa.
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