Tulum Cobà
Lo Yucatan è assolutamente famoso per le sue bianche spiagge caraibiche, ma ci si può limitare al mare quando a pochi chilometri si ergono alcune delle più belle e meglio conservate piramidi della Riviera Maya?
Indubbiamente il sito più famoso e visitato è Chichen Itza che merita da sola il viaggio, di conseguenza un articolo a parte.
Se vuoi saperne di più, leggi il Post “Chichen Itza: l’immensa opera Maya”
Altri due siti però sono altrettanto interessanti se non addirittura, per alcune caratteristiche, più esclusivi: Tulum e Cobà
Tulum
A soli 3 km dalla tranquilla città nuova (Pueblo Tulum), sorge fiero uno dei monumenti archeologici più apprezzati da ogni visitatore.

Il nome del sito, in lingua Maya, significa “difesa”. Non lascia quindi libertà di interpretazione la finalità ultima che aveva questa località in epoca precolombiana.
La sua posizione su un rilievo a picco sul Mar dei Caraibi è la peculiarità di questo splendido luogo, che unisce la storia ad una natura tuttora incontaminata. Scendere le scale che dal Castello portano alla spiaggia sottostante e tuffarsi nel mar dei Caraibi con questa imponente costruzione sullo sfondo, è un’esperienza indescrivibile.

La sua fantastica posizione fece di Tulum un’importante porto commerciale e garantì al suo popolo prosperità e ricchezza.
Gli studiosi ci forniscono ulteriori curiosi dettagli: un gioco di luce dalle finestre del Castello, indicavano la giusta via ai naviganti per evitare che gli stessi si potessero incagliare nella fitta barriera corallina antistante.
La visita al complesso archeologico è molto veloce, ma ho deciso di passare il resto della giornata a godere della sua spiaggia.
Cobà
A soli 44km da Tulum, completamente immersa nella foresta pluviale, si erge infine l’unica piramide Maya ancora scalabile fino alla sua sommità: Nohoch Mul, nel complesso di Cobà.
La sua posizione ha contribuito a mantenere completamente intatto il suo volto originale. Strade e rovine possono essere viste così come apparivano agli antichi, in un tuffo nel tempo che non lascia spazio all’intervento dell’uomo.

Gli studiosi indicano questo sito come uno dei più complessi centri urbani della civiltà Maya. Con i suoi 80 km quadrati, ospitava circa 50000 abitanti.
Con il declino della civiltà Maya, Cobà fu letteralmente inghiottita dalla fitta vegetazione, che ha contribuito a mantenerla intatta fino ai primi del 900, quando fu ordinata una massiccia opera di ristrutturazione.
Come visitarla
Essendo le distanze da coprire tra le rovine molto ampie, il modo migliore per visitare il complesso è affittando una bicicletta.
Questa è stata la mia scelta, ma potrai anche optare per un più comodo passaggio su un risciò. Ultima ipotesi valida è quella di andare a piedi, considerando che si tratterà di almeno 4 km totali.
L’attrazione principale del complesso è sicuramente la piramide di Nohoch Mul, che con i suoi 42 metri di altezza svetta al di sopra della foresta regalando dall’alto un panorama mozzafiato.
Si, hai capito benissimo, dall’alto!!
Se non soffri di vertigini puoi scalare i circa 120 gradoni aiutato da alcune corde nei passaggi più impegnativi.
Quando sono finalmente arrivato sulla sua sommità, lo spettacolo che mi si svela davanti è maestoso.

Con molta attenzione, e con non poche difficoltà, torno sui mie passi e mi dirigo verso l’uscita dal sito, pronto per la visita più desiderata. La visita al sito archeologico di Chitcen Itza.
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